
Si è svolta il 17 novembre la conferenza stampa di presentazione del progetto di educazione motoria nelle scuole primarie, alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina Vezzali e il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso.
Quest’ultimo è intervenuto rispondendo a una domanda dalla stampa sui requisiti degli insegnanti di educazione motoria e le date per l’assunzione visti i tempi molto ristretti: “I requisiti li vedremo a breve insieme ai nostri tecnici, è chiaro che ci riferiamo ai laureati di Scienze Motorie. Ma i nostri uffici ci indicheranno quali altri titoli inerenti alla materia potranno avere accesso. Per quanto riguarda i tempi, entro il mese di febbraio 2022. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire i posti in organico con una prova selettiva, con un concorso”.
L’articolo 109 della manovra di bilancio prevede l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria nelle classi quarte e quinte (non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive) mediante ricorso a docenti forniti di idoneo titolo di studio e l’iscrizione nella correlata classe di concorso Scienze motorie e sportive nella scuola primaria.
Il documento chiarisce che l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione motoria è prevista per la classe quinta a partire dall’anno scolastico 2022/2023 e per la classe quarta a partire dall’anno scolastico 2023/2024.
Al posto si potrà accedere tramite procedure concorsuali abilitanti. Dunque si tratterà di un concorso per titoli ed esami abilitante, che verrà bandito negli anni 2022 e 2023.
Possono partecipare alle procedure concorsuali i soggetti in possesso di:
- laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative o nella classe LM-68 Scienze e tecniche dello sport o nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie;
- oppure titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali (ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233).