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Percorso formativo docenti - Durata del corso: 25 ore

"Scrivere di sé e degli altri": dalla narrazione biografica a quella autobiografica

Si dice che tutti abbiano una storia da raccontare, ma forse sarebbe più corretto dire che “tutti hanno bisogno di una storia da raccontare”.

Il bisogno di narrare, di trasmettere o di ascoltare storie e vissuti, propri e/o altrui, è una
esigenza e una suggestione antica dell’uomo.

In questo senso il metodo autobiografico rappresenta la modalità elettiva con la quale un individuo si racconta e stabilisce connessioni con l’altra persona, riuscendo a instaurare legami silenziosi e relazioni anche transgenerazionali attraverso la forma scritta.

Nell’adolescente è potente il desiderio di raccontarsi quasi come a rendersi visibile agli adulti e ai coetanei e, nella dimensione autobiografica, egli trova la naturale canalizzazione ed espressione delle proprie dinamiche emotive e relazionali, spesso conflittuali e complesse, come è tipico dell’età.

Il racconto autobiografico, in una dimensione pedagogica, diventa dunque un incredibile strumento di comunicazione, un vero e proprio detonatore di emozioni, e l’aula scolastica stessa diventa contenitore di storie e palestra di storytelling, in cui non soltanto gli studenti ma anche i docenti avranno la possibilità di mettersi alla prova in una dimensione
laboratoriale, oltre che teorica, e di conoscenza del metodo autobiografico.

Docente esperto: prof.ssa Carolina Maestro

Il corso è acquistabile con la Carta del Docente.

Al termine del corso e previo superamento di tutte le esercitazioni previste verrà rilasciato un attestato di partecipazione al corso ai sensi della Direttiva 170 del 21 marzo 2016.
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Destinatari

  • Il corso è destinato ai docenti di ogni ordine e grado della scuola

Obiettivi

Scopo del percorso formativo è quello di:

  • Raccontarsi e raccogliere storie è un procedimento essenziale per la crescita di ciascun discente in quanto permette di attivare l’educazione all’ascolto profondo, alla concentrazione e all’uso consapevole della memoria non intesa come mero strumento ripetitivo e classificatorio;
  • Sperimentare l’importanza della relazione, del confronto e/o della condivisione (episodi analoghi o opposti; esperienze traumatiche o di formazione e di affermazione di sé) anche se in periodi storici/anagrafici differenti;
  • Scrivere degli altri diventa in questo modo anche scrivere di sé promuovendo la riflessione critica su se stesso/a in generale o rispetto ad un particolare evento della propria vita in un’ottica conoscitiva e trasformativa.
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