È stato firmato il DPCM sulla formazione dei docenti della Scuola Secondaria di I e II grado.
“Finalmente varata una riforma attesa da oltre un anno”, ha annunciato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, attraverso un tweet.
“Grazie a queste misure, avremo una nuova generazione di insegnanti fortemente strutturati, con alle spalle un importante percorso di formazione disciplinare e pedagogica e meccanismi di valutazione che garantiranno l’efficacia della didattica”, ha aggiunto Valditara.
La decisione è stata presa dopo un’ampia interlocuzione con la Commissione Europea e in seguito ad un confronto con le Organizzazioni sindacali, col coinvolgimento degli organi consultivi rappresentativi del mondo scuola e università, dai quali sono stati raccolti diversi suggerimenti e indicazioni.
In cosa consiste il percorso formativo
Il percorso formativo standard richiede l’acquisizione di almeno 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) o Crediti Formativi Accademici (CFA). Sono previsti anche percorsi alternativi, con 30 o 36 crediti formativi, destinati a coloro che abbiano già maturato almeno tre anni di esperienza come docenti o che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al precedente ordinamento.
Tra gli altri punti principali del DPCM:
- È previsto un rigoroso sistema di accreditamento affidato all’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), che stabilirà i contenuti dei percorsi, le procedure di monitoraggio della qualità della formazione e la valutazione finale dei candidati docenti.
- Tutti i nuovi percorsi formativi prevedono un esame finale, composto da una prova scritta e una lezione simulata. Superando questa prova, i candidati otterranno l’abilitazione come docenti, in conformità agli standard minimi previsti, grazie alle modalità di svolgimento dell’esame e alla composizione specifica della commissione giudicatrice.
- I percorsi formativi saranno soggetti a una valutazione periodica “ex post” da parte dell’ANVUR, che terrà conto del “tasso di successo” degli abilitati alle procedure di reclutamento per la scuola, al fine di garantire una qualità uniforme dell’offerta formativa da parte delle università.
Intanto, per i docenti precari che hanno maturato almeno 36 mesi di servizio, ma anche per chi ha il solo diploma ITP o per chi ha acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, è possibile partecipare al Concorso Straordinario TER, il cui bando è previsto entro la fine del 2023.
Non resta che approfittare di questa grande occasione aperta a tutti,
prima che entrino in vigore i nuovi requisiti.