Ogni volta che ci ritroviamo in una situazione, nel valutarla facciamo uso di quello che viene definito pensiero critico. Il pensiero critico è associato alla sfera cognitiva di ogni essere umano e rappresenta una life skill utile per analizzare pensieri e comportamenti altrui in modo da mettere in atto decisioni efficaci e razionali.
La mancanza di pensiero critico può avere conseguenze importanti nelle relazioni con l’altro, per questo è fondamentale utilizzare anche nel contesto scolastico metodologie e strategie adatte a migliorare questa skill.
All’interno del gruppo classe e nel rapporto che gli alunni si trovano ad instaurare con maestri e professori, si possono creare occasioni di conflitto determinate da giudizi sbagliati o fraintendimenti derivanti da valutazioni impulsive o non razionali.
Creare un ambiente che stimoli il pensiero critico è fondamentale per fare in modo che questo non accada.
Il pensiero critico è sviluppato in fasi:
Analisi: il momento in cui si raccolgono le informazioni, si identifica e si analizza il problema.
Valutazione: si valutano le informazioni raccolte, si individuano le argomentazioni, si cercano le prove e si analizzano le implicazioni delle decisioni.
Interpretazione: in questa fase si cerca di capire il significato delle informazioni raccolte, si cercano le relazioni tra le idee, si individuano le implicazioni nascoste.
Inferenza: si traggono le conclusioni sulla base delle informazioni raccolte, si formulano ipotesi e si cercano soluzioni ai problemi.
Riflessione: in questa fase si mettono in discussione le proprie idee, si verificano le conclusioni raggiunte.
Il pensiero critico migliora in modo significativo la collaborazione e la produttività all’interno di un gruppo. È strettamente collegato al pensiero creativo, insieme infatti incentivano il confronto, incoraggiano l’esplorazione di nuove idee e l’apertura al dialogo.
Avere un pensiero critico allenato apporta importanti benefici tra cui:
Prevenzione di atteggiamenti antisociali: prevenendo comportamenti non costruttivi e stimolando la collaborazione tra pari.
Miglioramento dell’autoefficacia: gli studenti che allenano il pensiero critico hanno maggiore fiducia in sé stessi rispetto alla risoluzione dei problemi.
Responsabilizzazione: gli studenti con pensiero critico sono maggiormente propensi a diventare adulti e cittadini consapevoli e responsabili.
Tante volte si è dibattuto sul ruolo della scuola perché “la scuola non insegna più a ragionare in modo critico?”
Il pensiero critico richiede un approccio educativo sistemico, che effettivamente non è sempre presente nelle scuole italiane.
Con il passare del tempo e con le nuove prospettive in ambito educativo e scolastico aumenta sempre più il focus sulle competenze non strettamente legate alle discipline ma legate al “saper vivere”.
In questo contesto il pensiero critico prende ampio spazio nel mondo scuola, essendo una capacità che si sviluppa nel costante confronto e scambio di idee, nell’analisi tramite la logica causa-effetto, nel fare domande e verificare in modo attento e dettagliato le fonti e le informazioni.