In un mondo in cui le relazioni si costruiscono ogni giorno, imparare a comunicare in modo chiaro, sincero e rispettoso è una competenza fondamentale. L’assertività rappresenta proprio questo: la capacità di esprimere i propri bisogni, opinioni ed emozioni senza prevaricare gli altri. Una risorsa preziosa, soprattutto a scuola, dove la comunicazione gioca un ruolo cruciale nella vita di classe e nella crescita personale.
L’assertività come ponte tra area personale e sociale
L’assertività è una competenza che si colloca tra l’area personale e quella sociale. Da un lato, implica consapevolezza di sé, dei propri diritti e dei propri limiti; dall’altro, richiede rispetto per gli altri, per i loro punti di vista e sentimenti. Essere assertivi significa trovare un equilibrio tra il dire “sì” agli altri e il dire “sì” a sé stessi.
Nella vita scolastica, questa competenza aiuta gli studenti a:
- difendere le proprie idee senza temere il giudizio,
- partecipare attivamente ai lavori di gruppo,
- affrontare i conflitti in modo costruttivo.
Comportamento passivo, aggressivo e assertivo: le differenze
Spesso si fa confusione tra modi diversi di comunicare. Conoscerne le differenze aiuta a riconoscere i propri schemi e quelli degli altri:
- Comportamento passivo: si evitano i conflitti, si ha difficoltà a dire di no, ci si lascia influenzare dagli altri. Il rischio è di sentirsi frustrati o poco considerati.
- Comportamento aggressivo: si impone il proprio punto di vista, si interrompe, si critica in modo offensivo. Spesso porta a tensioni, rancori e isolamento.
- Comportamento assertivo: si esprimono le proprie opinioni in modo chiaro e diretto, senza offendere né sottomettersi. È il modello più sano per una comunicazione efficace.
Tecniche per sviluppare l’assertività in classe
La buona notizia è che l’assertività si può allenare. Nelle scuole, esistono molte attività e strategie per svilupparla, anche in modo semplice e coinvolgente:
- Role playing: simulare situazioni in cui gli studenti devono esprimere un’opinione, rifiutare una richiesta o gestire un conflitto.
- Frasi in prima persona: imparare a dire “Io sento…”, “Io penso…” invece di accusare o generalizzare.
- Feedback costruttivo: esercitarsi a dare e ricevere opinioni nel rispetto reciproco.
- Ascolto attivo: sviluppare l’abitudine ad ascoltare davvero l’altro prima di rispondere.
Queste attività aiutano gli studenti a prendere consapevolezza delle proprie emozioni, a comunicare con chiarezza e a rispettare i confini propri e altrui.
Comunicazione assertiva e prevenzione del bullismo
L’assertività è anche una forma di prevenzione contro il bullismo e altre forme di prevaricazione. Uno studente assertivo sa:
- difendersi senza reagire con violenza,
- chiedere aiuto quando necessario,
- intervenire come “spettatore attivo” se assiste a situazioni di ingiustizia.
Promuovere la comunicazione assertiva nelle scuole significa creare ambienti più inclusivi, dove il rispetto e la collaborazione sostituiscono la paura e la sopraffazione.
Collegamenti con comunicazione efficace ed empatia
L’assertività è strettamente collegata a due altre competenze fondamentali: la comunicazione efficace e l’empatia.
- La comunicazione efficace permette di trasmettere il messaggio in modo chiaro, evitando ambiguità e malintesi.
- L’empatia consente di comprendere le emozioni e i bisogni degli altri, elemento essenziale per evitare di ferire o giudicare durante lo scambio comunicativo.
Essere assertivi, dunque, non significa solo “parlare bene”, ma anche ascoltare con attenzione, comprendere con sensibilità e rispondere con rispetto.
L’assertività è molto più che una tecnica di comunicazione: è una scelta di rispetto verso sé stessi e verso gli altri. Insegnarla e promuoverla tra i banchi di scuola significa aiutare i ragazzi a crescere più sicuri, più consapevoli e più capaci di costruire relazioni sane. Perché saper dire ciò che si pensa — con gentilezza — è un atto di coraggio e maturità.