Le esperienze vissute e i sistemi dinamici ai quali prendiamo parte nel corso del tempo rappresentano stimoli costanti dai quali apprendere. Ognuno di noi possiede un bagaglio personale composto da capacità innate e competenze acquisite nel tempo. Questo insieme di abilità, genericamente definito “skills”, assume connotazioni più specifiche a seconda del contesto di applicazione, trasformandosi in “soft skills“, “hard skills” e altre categorie affini.
In questo spazio digitale, la nostra attenzione sarà focalizzata in particolare sulle “life skills” e sulle strategie più efficaci per svilupparle all’interno del contesto scolastico. La traduzione letterale dall’inglese di “Life Skills” è “Abilità di vita”; ma cosa intendiamo realmente quando utilizziamo questa espressione nei diversi contesti quotidiani?
Le Life Skills sono un insieme di abilità sociali, cognitive e personali che consentono di affrontare positivamente le richieste e le sfide della vita quotidiana e ci permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo. Il contesto scolastico rappresenta un luogo fondamentale utile alla promozione delle Life Skills e a favorire la collaborazione tra pari, indirizzando gli alunni verso un percorso di autoconsapevolezza e responsabilizzazione del proprio status di “cittadino, lavoratore responsabile, partecipe alla vita sociale, capace di assumere ruoli e funzioni in modo autonomo, in grado di saper affrontare le vicissitudini dell’esistenza” (OMS).
Per facilitarne la comprensione, distingueremo le life skills in tre principali aree, che rappresentano dimensioni fondamentali nella crescita e nello sviluppo degli individui.
Area Personale: riguarda le competenze individuali che supportano lo sviluppo dell’autoregolazione, la flessibilità e il benessere. Come sottolineato da Goleman (1995), una buona gestione delle emozioni e la capacità di riflettere criticamente sulle esperienze personali sono essenziali per affrontare le difficoltà con resilienza e consapevolezza.
Area Sociale: include le competenze interpersonali che favoriscono la comunicazione efficace, l’empatia e la capacità di collaborare con gli altri. Secondo Rogers (1999), abilità come l’ascolto attivo, la chiarezza espressiva e la gestione delle relazioni sociali sono fondamentali per una convivenza armoniosa e per l’integrazione in ambienti sociali complessi.
Area Cognitiva: Include le abilità che consentono di analizzare le situazioni in modo obiettivo, valutare le informazioni con discernimento e trovare soluzioni innovative ai problemi. Il pensiero critico, in particolare, permette di riconoscere bias cognitivi e prendere decisioni basate su dati concreti. Quest’area riguarda le competenze utili nell’ambito lavorativo e nello sviluppo della propria carriera. Questo include la leadership, la gestione dell’apprendimento e la capacità di pensare criticamente, come indicato da Covey (1989). Le competenze professionali sono cruciali per affrontare le sfide del mondo del lavoro e per crescere nell’ambito personale e professionale.
Le Life Skills rendono la persona capace di trasformare le conoscenze, gli atteggiamenti e i valori in reali capacità, cioè sapere cosa fare e come farlo; esse sono importanti per una serie di motivi, tra cui:
- Migliorano la qualità della vita: le persone che possiedono Life Skills forti sono più in grado di affrontare le sfide della quotidianità, di raggiungere i propri obiettivi e di vivere una vita più soddisfacente e felice.
- Aumentano le opportunità di successo: le Life Skills sono sempre più richieste nel mondo del lavoro e nella società in generale perché avere queste competenze permette alle persone di essere produttive, di saper lavorare bene in squadra, e di saper risolvere i problemi con flessibilità.
- Migliorano le relazioni personali e sociali: le persone con forti abilità personali sono in grado di gestire meglio lo stress, di affrontare le sfide, di costruire relazioni positive, di comunicare efficacemente e di lavorare bene con gli altri.
- Aumentano le opportunità di trovare soluzioni efficaci: le persone con abilità decisionali e di problem solving sono più in grado di affrontare le difficoltà e di trovare soluzioni ai problemi in modo creativo trovando soluzioni alternative.
Le life skills Inquadramento normativo
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (1997), le life skills sono abilità fondamentali per affrontare le sfide quotidiane, migliorare la qualità della vita e raggiungere un benessere psicofisico ottimale.
Un rapporto del Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, in particolare sul programma Life Comp, approfondisce queste tematiche evidenziando come lo sviluppo delle life skills sia centrale nei processi educativi e nelle politiche giovanili, offrendo un quadro di riferimento per integrare queste competenze nei curricula scolastici e nei programmi di formazione.
Le Life Skills sono sempre più riconosciute come fondamentali per il benessere e il successo degli studenti.
Nel 1997, l’OMS le ha definite essenziali per la crescita e la salute mentale, sostenendo che dovrebbero essere integrate nell’educazione scolastica.
Questo approccio ha spinto molti paesi, Italia compresa, a rivedere i propri programmi educativi. Con l’introduzione di norme come la Legge 107/2015 (La Buona Scuola) e il Piano Nazionale Scuola Digitale, l’Italia si sta muovendo in questa direzione, integrando le Life Skills nell’educazione come parte di una formazione più completa e inclusiva.
La legge del 20 novembre 2024 rappresenta un ulteriore passo verso una scuola più moderna, capace di formare studenti non solo accademicamente, ma anche emotivamente e socialmente pronti a vivere nel mondo di oggi. Il testo normativo prevede la formazione dei docenti attraverso un Piano triennale per l’aggiornamento professionale, a cura del Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con INDIRE e università. Inoltre, la legge prevede una sperimentazione nazionale, che coinvolgerà le scuole italiane per testare e perfezionare l’insegnamento delle Life Skills in classe.
Le Life Skills non solo sono essenziali per preparare i giovani al mondo del lavoro, ma sono fondamentali per favorire la crescita personale e contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa.