Il mondo della scuola si trova ad affrontare una sfida importante: la carenza di docenti, soprattutto in alcune regioni come Lombardia e Piemonte.
Per rispondere a questa esigenza, il Ministero dell’Istruzione ha intenzione di introdurre nuove misure volte a ottimizzare il reclutamento e garantire la copertura delle cattedre vacanti, grazie alle disposizioni contenute nella bozza del “Decreto Scuola”.
La modifica più rilevante riguarda l’integrazione delle graduatorie con i candidati idonei non vincitori dei concorsi PNRR1 e PNRR2, purché abbiano raggiunto il punteggio minimo richiesto nelle prove.
L’integrazione degli idonei nelle graduatorie si propone quindi come soluzione pragmatica per garantire la copertura delle cattedre vacanti e assicurare la continuità didattica.
I dettagli della nuova normativa
La bozza di provvedimento, all’articolo 2, ridefinisce le modalità di accesso all’insegnamento con l’obiettivo di snellire le procedure e introdurre maggiore flessibilità nella copertura dei posti disponibili. Ecco i punti fondamentali:
- A partire dai concorsi banditi nel 2023, le graduatorie saranno integrate per un periodo di tre anni con i candidati che, pur non risultando vincitori, hanno superato la prova orale con il punteggio minimo richiesto.
- L’integrazione avverrà in misura non superiore al 30% dei posti messi a concorso, garantendo così un equilibrio tra merito e necessità di copertura.
- Gli elenchi integrati saranno utilizzati specificamente per coprire i posti rimasti vacanti dopo le immissioni in ruolo ordinarie, sempre nel rispetto dei limiti annuali di assunzione stabiliti.
Criteri di attribuzione delle cattedre
Un aspetto interessante della nuova normativa riguarda i criteri di attribuzione delle cattedre. L’assegnazione seguirà un ordine cronologico ben definito, dando priorità ai candidati in base alla data di pubblicazione della rispettiva graduatoria. Questo sistema garantisce trasparenza e equità nel processo di reclutamento.
Novità per il futuro: l’elenco regionale degli idonei
La bozza di provvedimento introduce anche una prospettiva di più lungo termine, con l’istituzione di un elenco regionale dedicato ai docenti risultati idonei nei concorsi banditi a partire dal 2020. Questo elenco sarà valido dall’anno scolastico 2026/2027 e rappresenterà una risorsa da utilizzare in caso di esaurimento delle graduatorie ordinarie.
Conclusioni
Le nuove disposizioni sul reclutamento dei docenti rappresentano un passo significativo verso un sistema più efficiente e rispondente alle reali esigenze delle scuole.
L’integrazione degli idonei nelle graduatorie non solo offre nuove opportunità a insegnanti qualificati che hanno dimostrato la propria preparazione, ma contribuisce anche a risolvere il problema della carenza di docenti in diverse aree del Paese.